Favaro1 partner della 2° EIT Urban Mobility Summer School di Bari: il laboratorio internazionale dedicato alla mobilità sostenibile nel futuro delle città.
Lo scorso settembre Bari ha ospitato la seconda edizione della Summer School “Sustainable Mobility in Car-Dependent Regions”, appuntamento formativo internazionale dedicato ai temi della mobilità sostenibile nelle aree dove l’auto privata resta il mezzo di trasporto predominante.
Organizzata dall’Università di Ghent insieme al Politecnico di Bari e a EIT Urban Mobility, con il cofinanziamento dell’Unione Europea e il patrocinio del Comune di Bari e della Regione Puglia, l’iniziativa ha coinvolto anche Favaro1, sponsor dell’edizione 2025 e importante sostenitrice di soluzioni per città più vivibili e inclusive.
In questi anni, molte aree urbane fortemente dipendenti dal traffico automobilistico si trovano ad affrontare sfide cruciali per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita. Costruire nuove infrastrutture non è più sufficiente: serve un cambiamento culturale profondo che incoraggi nuovi comportamenti per ripensare la mobilità come servizio inclusivo.
All’interno di questo scenario, la Summer School rappresenta un laboratorio di idee dove persone provenienti dal mondo della ricerca, dell’università e del lavoro collaborano per progettare soluzioni che riducano l’uso dei mezzi privati e promuovano modalità di spostamento più pulite, accessibili ed eque.
Formazione e confronto per una nuova mobilità
L’EIT Mobility Summer School 2025 a Bari si è rivolta a chi desidera contribuire in modo concreto a questa transizione, con l’obiettivo di proporre soluzioni innovative per ridurre la dipendenza dall’auto nelle zone urbane.
Il programma è stato diviso in due percorsi distinti ‒ uno per studenti e studentesse che frequentano ancora l’università e uno per chi già opera nel settore ‒ con attività di apprendimento personalizzate e lavori di gruppo su casi studio reali. Durante la settimana, sono state analizzate le sfide delle aree ad alta densità di traffico automobilistico e sviluppate strategie per migliorare l’impatto ambientale, l’accessibilità e la convenienza economica dei trasporti.
Il percorso formativo si è concluso con la presentazione dei progetti a una giuria, che ha offerto spunti sui lavori svolti e orientamento professionale, incluso l’approfondimento dei corsi della EIT Urban Mobility Master School.
Tutte le attività si sono svolte nella Biblioteca De Gemmis, all’interno del suggestivo Convento di Santa Teresa dei Maschi nel cuore di Bari.
Un programma internazionale tra lezioni, workshop e sperimentazione
L’esperienza è stata progettata per favorire il lavoro di squadra e la collaborazione, alternando lezioni frontali, tavole rotonde, laboratori pratici e attività di gruppo, guidata da coach e da un team di esperti ed esperte provenienti da diversi Paesi. Sono state organizzate anche visite sul territorio, attività e momenti di socializzazione pensati per favorire la conoscenza reciproca e l’osservazione diretta della città.
Oltre 10 aziende del settore dei trasporti, insieme a figure provenienti dal mondo accademico, dal settore privato e dalle istituzioni pubbliche, hanno contribuito con interventi e casi studio reali sui temi della mobilità attiva, elettrica e condivisa, della logistica urbana innovativa e della trasformazione dello spazio pubblico.
Tra i principali argomenti trattati:
- introduzione alla mobilità urbana e alla dipendenza dall’auto;
- relazioni tra forma urbana e progettazione stradale;
- mobilità attiva e ciclismo;
- innovazione tecnologica e ruolo delle start-up;
- transizione verso la mobilità elettrica;
- soluzioni di mobilità condivisa e Mobility as a Service (MaaS);
- logistica e distribuzione urbana sostenibile;
- opportunità di carriera nei settori della mobilità, della pianificazione e della data science.
Al termine del corso, è stato consegnato un certificato ufficiale di partecipazione firmato dalla EIT Urban Mobility Master School.
Un impegno condiviso per città più sostenibili
La EIT Mobility Summer School 2025 non è stata soltanto un’esperienza di formazione, ma un momento di confronto internazionale per immaginare città più vivibili e accessibili.
Iniziative come questa dimostrano quanto la collaborazione tra università, istituzioni, imprese e cittadinanza sia fondamentale per promuovere e accelerare la transizione ecologica.
Anche Favaro1, tra gli sponsor dell’edizione 2025, crede nella forza dell’innovazione condivisa e nella possibilità di generare un cambiamento attraverso il dialogo e la progettazione responsabile. Con la promozione di esperienze di questo tipo, spera di contribuire a costruire un futuro urbano più consapevole, in cui sostenibilità ambientale e qualità dello spazio pubblico possano diventare valori concreti.