Nell'affascinante mondo dell'architettura e della rigenerazione urbana, ci sono figure che emergono per la loro passione, competenza e dedizione. Una di queste figure è l'Arch. Loredana Modugno, una professionista che porta avanti progetti di trasformazione urbana con una visione innovativa e inclusiva. Abbiamo avuto il privilegio di intervistarla per conoscere meglio il suo lavoro e il suo approccio alla progettazione.
L'Arch. Loredana Modugno vanta una carriera internazionale che l'ha portata a confrontarsi con diversi contesti e sfide. Dopo aver trascorso un lungo periodo in Spagna, dove ha affinato le sue competenze e lavorato su progetti di rigenerazione urbana e mobilità sostenibile, è rientrata in Italia nel 2010 a causa di una crisi economica. Da allora, ha focalizzato la sua attenzione sulle opportunità offerte dal territorio italiano, concentrandosi su progetti di rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale.
Nella mia esperienza professionale, ho imparato che la ricerca è fondamentale per ogni progetto di progettazione. Questa ricerca non riguarda solo idee e materiali, ma anche le persone che vivono negli spazi e come essi cambiano nel tempo. Lavorando in Spagna, ho avuto l'opportunità di collaborare con sociologi urbanisti, adottando un approccio olistico alla progettazione e pianificazione urbana. Questo approccio considera diversi aspetti, come la percezione della sicurezza delle donne e la qualità dello spazio pubblico, inclusi elementi come la sociabilità, l'accessibilità e l'illuminazione. Tali indicatori contribuiscono a creare luoghi che diventano simboli di riconoscimento per coloro che li abitano.
Durante l'intervista, l’Arch. Modugno ha sottolineato l'importanza di considerare la progettazione come un processo collaborativo e inclusivo. Partendo dal suo recente lavoro a Ginosa, in Puglia, ha raccontato come il coinvolgimento della comunità locale sia stato fondamentale per la riuscita del progetto. Attraverso incontri e workshop con i cittadini, è stato possibile comprendere le loro esigenze e aspirazioni, trasformando lo spazio pubblico in un luogo di incontro e condivisione.
Rigenerare uno spazio ha un impatto significativo: le persone si sentono più legate al luogo, ne apprezzano il valore e sono più propense a investire nelle proprietà circostanti. Durante il cantiere, abbiamo anche svolto attività di sensibilizzazione ambientale per spiegare le scelte fatte, come la rimozione di piante non autoctone. Questo ha portato a una maggiore consapevolezza della comunità locale e ad un interesse nel risistemare e valorizzare ulteriormente l'area. L'obiettivo è aprire il resto del lungomare, creando un percorso paesaggistico che si estenda fino alle aree verdi, rendendo la città più accogliente e sostenibile. Questo progetto di rigenerazione urbana ha coinvolto anche le scuole nella scelta dei materiali, mostrando come la partecipazione della comunità possa arricchire il risultato finale.
Ogni dettaglio del progetto di Ginosa è stato progettato con cura per rispondere alle esigenze specifiche della comunità, creando spazi urbani inclusivi e funzionali. Quando progetti un piano urbano della mobilità sostenibile c'era l'obbligo della co-partecipazione. Ricordo chiaramente l'entusiasmo dei bambini di Ginosa che desideravano trasformare lo spazio pubblico del lungomare, e abbiamo tenuto conto delle loro idee e visioni. È stato gratificante vedere come la loro creatività e la loro prospettiva abbiano arricchito il progetto. Questo episodio rappresenta perfettamente il nostro approccio alla rigenerazione urbana: ascoltare attentamente le esigenze e i desideri della comunità locale.
L’Arch. Modugno ha anche evidenziato l'importanza di adottare un approccio sostenibile alla progettazione, sia dal punto di vista ambientale che sociale. Nel suo lavoro a Marina di Ginosa, ha lavorato per migliorare l'accessibilità e la fruibilità dello spazio pubblico, puntando alla rigenerazione del paesaggio urbano e alla promozione della mobilità sostenibile. Attraverso l'utilizzo di materiali innovativi e soluzioni eco-friendly, ha contribuito a creare un ambiente più sano e vivibile per i cittadini.
Questo progetto ha ricevuto un finanziamento dalla Regione Puglia. Su 96 proposte regionali, solo 4 hanno ottenuto il finanziamento, e siamo stati tra questi 4, classificandoci al secondo posto. Considerando che non si facevano interventi pubblici in quella zona da oltre 50 anni, questo è stato un successo significativo. L'avviso pubblico riguardava la selezione di interventi strategici: noi abbiamo scelto di concentrarci sul recupero della costa e sul miglioramento del sistema costiero di Marina di Ginosa, un'area ad alta vocazione turistica.
Abbiamo lavorato sulla riqualificazione urbana, sull'accessibilità per tutti, sull'accoglienza turistica e sulla promozione della mobilità sostenibile. Abbiamo anche valorizzato le aree naturali, in particolare il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) legato alla zona.
Infine, abbiamo discusso della collaborazione con Favaro, un'azienda leader nel settore dei materiali per l'architettura e il paesaggio. Loredana ha elogiato l'assistenza e l'attenzione al dettaglio fornite da Favaro durante la realizzazione dei progetti. Grazie alla loro esperienza e competenza, è stato possibile garantire la qualità e l'affidabilità delle soluzioni utilizzate nei cantieri.
Un aspetto cruciale del progetto di Ginosa era l'uso di tecnologie innovative e materiali sostenibili, valutati attraverso specifici indicatori. Per questo abbiamo scelto di utilizzare Recycle per gestire le acque meteoriche e affrontare le esigenze legate al rischio idrogeologico e geomorfologico di Ginosa e Ginosa Marina. Queste zone sono soggette a rischi importanti, con Ginosa che ha rischi geomorfologici e Ginosa Marina rischi idrogeologici. Data la prossimità a un sito di importanza comunitaria, era fondamentale garantire la permeabilità degli spazi.
L'assistenza continua dell'azienda è stata preziosa, non si è limitata alla vendita del prodotto ma si è assicurata che fosse posato correttamente, mettendosi a disposizione per qualsiasi necessità. Anche i tecnici, nonostante le sfide incontrate, hanno lavorato insieme per garantire il successo del progetto. In particolare, abbiamo affrontato situazioni complesse, come la variazione di spessori e di piani, ma grazie alla collaborazione e al supporto costante di Favaro, siamo riusciti a superarle brillantemente. La presenza sul campo dell'azienda, con le sue consulenze e verifiche, è stata determinante per assicurare una posa ottimale e la riuscita complessiva del progetto.
Guardando al futuro, l’Arch. Modugno ha sottolineato l'importanza di continuare a promuovere progetti di rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale. Attualmente, sta lavorando su nuovi progetti di forestazione urbana e riqualificazione dei quartieri, con l'obiettivo di creare spazi pubblici accoglienti e inclusivi per le comunità locali.
Attualmente sono coinvolta in diversi progetti di rigenerazione urbana, paesaggistica e forestazione urbana. In particolare, sto collaborando su un progetto di forestazione urbana nel territorio della Puglia con il grigliato Green Carpet che attualmente è in fase di realizzazione. Stiamo lavorando anche su cinque aree periurbane, dove intendiamo riqualificare gli spazi pubblici verdi, trasformandoli in luoghi di transizione ecologica e di aggregazione. Oltre alla piantumazione di alberi, stiamo creando aule didattiche all'aperto e altri elementi per favorire nuove funzioni legate alle diverse destinazioni di queste aree. Inoltre, mi preparo ad avviare un progetto di forestazione urbana nel quartiere Tamburi a Taranto, noto per essere uno dei quartieri più inquinati d'Italia. Collaborerò alla direzione dei lavori architettonici e paesaggistici di questo progetto, che prevede una sfida significativa data la situazione ambientale del quartiere. Al momento, sto valutando la possibilità di coinvolgere nuovi partner come la Favaro o altre aziende, a seconda delle esigenze specifiche dei prossimi cantieri in corso.
In conclusione, l'Arch. Loredana Modugno incarna l'essenza della rigenerazione urbana come strumento di trasformazione positiva per le nostre città. Con il suo impegno e la sua visione innovativa, continua a guidare progetti che migliorano la qualità della vita e promuovono la sostenibilità ambientale.