SAIE LAB a Bologna: una giornata di confronto sul dissesto idrogeologico in Emilia-Romagna

Bologna ha ospitato la seconda tappa dei SAIE LAB – Laboratori itineranti del saper fare – dedicata al dissesto idrogeologico in Emilia-Romagna e alle strategie di prevenzione e contrasto.

L’iniziativa ha richiamato oltre 270 professionisti, confermando la crescente attenzione del comparto costruzioni verso questi momenti di formazione e confronto su temi che coinvolgono direttamente il settore.

Moderato da Andrea Dari, direttore di Ingenio, il SAIE LAB di Bologna ha visto anche la presenza di numerose aziende sponsor, tra cui Favaro1, che ancora una volta ha scelto di sostenere progetti in linea con i propri valori, dimostrando un’attenzione concreta per le tematiche ambientali.

 

Cosa sono i SAIE LAB

I SAIE LAB sono laboratori tecnici itineranti che promuovono il confronto tra i professionisti del settore costruzioni per condividere competenze e innovazioni in grado di supportare gli operatori a progettare, realizzare e gestire edifici e infrastrutture più efficienti e sostenibili. Organizzati tra marzo e giugno a Brescia, Bologna, Milano e Napoli, questi laboratori anticipano la quarta edizione di SAIE Bari – La Fiera delle Costruzioni – in programma dal 23 al 25 ottobre 2025, diventata una delle più importanti occasioni di aggiornamento, visibilità e networking per tutta la filiera, con contenuti e iniziative sui temi centrali del settore: sostenibilità, innovazione, sicurezza, efficienza energetica e digitalizzazione.

 

La situazione in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna, gli eventi atmosferici eccezionali sempre più estremi e frequenti, uniti all’urbanizzazione e all’alterazione degli equilibri idro-geomorfologici, hanno reso evidente la necessità di un approccio integrato alla gestione del rischio, basato su prevenzione, monitoraggio continuo e innovazione tecnologica. Secondo l’ultimo rapporto IFFI (Fenomeni Franosi in Italia), realizzato da ISPRA in collaborazione con regioni e province autonome, in Italia si contano 620.000 frane registrate fino al 2023, di cui ben 80.000 in Emilia-Romagna: il 13% del totale.

Per affrontare il fenomeno e proteggere il patrimonio naturale ed edilizio, sono stati stanziati 100 milioni di euro del PNRR, distribuiti su 222 progetti regionali attivi. Il supporto economico, però, non basta: servono azioni concrete e strategie lungimiranti per ridurre la vulnerabilità del territorio e rispondere in modo efficace alle emergenze.

Il SAIE LAB di Bologna ha offerto un prezioso momento di confronto tra imprese, tecnici, progettisti, geologi, ingegneri, architetti e rappresentanti delle istituzioni. Gli interventi che si sono susseguiti nel corso della giornata hanno approfondito l’integrazione tra tecnologie, materiali, strumenti urbanistici e soluzioni digitali, evidenziando approcci e strumenti per migliorare la resilienza delle aree a rischio e rendere più efficiente la gestione delle emergenze.

In particolare, il convegno ha presentato casi studio e proposte nei seguenti ambiti:

  • geotecnica e stabilizzazione dei terreni;
  • sistemi di monitoraggio e digitalizzazione;
  • idraulica e gestione delle acque;
  • progettazione urbanistica e resilienza territoriale;
  • soluzioni tecnologiche per la sicurezza ambientale.

 

Il comparto delle costruzioni in Emilia-Romagna

Durante il SAIE LAB di Bologna è stato presentato anche l’Osservatorio SAIE, realizzato in collaborazione con Nomisma per analizzare lo stato di salute e le aspettative delle imprese emiliano-romagnole del comparto costruzioni, che a fine 2024 rappresentavano circa il 17% del tessuto produttivo regionale (65.210 imprese attive).

Il settore mostra segnali di tenuta: nel 2024 il 44% delle imprese ha mantenuto stabile il proprio fatturato nell’ultimo trimestre, il 12% ha registrato una crescita; le previsioni per il 2025 sono positive, con il 44% delle aziende che prevede un aumento del fatturato.

Circa il 50% delle imprese valuta adeguato il proprio portafoglio ordini e la stessa percentuale si dice fiduciosa sia per la propria attività sia per il contesto economico italiano. Molto più cauto invece l’ottimismo verso lo scenario geopolitico, che preoccupa 8 imprese su 10.

Le principali difficoltà che si trovano ad affrontare sono: concorrenza intensa (67%), burocrazia (58%) e carenza di personale qualificato (50%); a cui si aggiungono l’incertezza normativa, l’elevato costo delle materie prime e i lunghi tempi di pagamento. Parallelamente, cresce la domanda di nuove professionalità: impiegati (42%) e esperti digital/BIM (24%) sono i profili più richiesti.

Tra gli incentivi statali più apprezzati figurano: il Superbonus 65% (44%), il Bonus ristrutturazione (41%) e l’Ecobonus (36%); meno rilevanti il Decreto Salva Casa (15%) e il Bonus Mobili (3%).

Le imprese guardano con interesse anche al PNRR, soprattutto per gli investimenti in efficienza energetica, messa in sicurezza degli edifici, rigenerazione urbana ed edilizia scolastica/universitaria. Accoglienza favorevole per la direttiva europea “Casa Green”, con il 56% delle aziende che ne riconosce il potenziale nel rilancio del settore, nella valorizzazione immobiliare e nella riduzione dei consumi energetici.

 

Verso SAIE Bari: il valore del confronto per un’edilizia sostenibile

La tappa bolognese dei SAIE LAB ha confermato il valore di questi incontri come momenti di confronto tecnico e strategico tra professionisti, imprese e istituzioni. Dopo il successo del 2024 e i riscontri positivi del 2025, i laboratori itineranti di SAIE continuano a promuovere il dialogo tra innovazione, sostenibilità e territorio, in vista della prossima edizione di SAIE Bari (23–25 ottobre), punto di riferimento per l’intera filiera delle costruzioni.

In questo scenario di maggiore attenzione alla qualità del costruire, Favaro1 si conferma un partner attento e attivo, capace di coniugare estetica, funzionalità e rispetto per l’ambiente. La partecipazione dell’azienda ai SAIE LAB testimonia concretamente il suo impegno per un’edilizia più consapevole e sostenibile, dove la rigenerazione urbana e la cura del paesaggio sono al centro di ogni progetto.